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Read Ebook: Il diavolo nell'ampolla by Albertazzi Adolfo

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Ebook has 1158 lines and 38295 words, and 24 pages

Il diavolo nell'ampolla

This file was produced from images generously made available by The Internet Archive.

DELLO STESSO AUTORE:

ADOLFO ALBERTAZZI

IL DIAVOLO NELL'AMPOLLA

NOVELLE

PROPRIET? LETTERARIA.

Tip. Fratelli Treves.

INDICE

LE FIGURINE. IL CAMICIOTTO ROSSO. LA CASSAFORTE DI DON FIORENZO. LA FORFECCHIA. LA CIOCCHETTINA. IL NIDO. FERDINA. IL CHIODO. CINQUANTAMILA LIRE. LA STELLA SIRIO. L'ASINO NEL FIUME. IL DIAVOLO NELL'AMPOLLA.

LE FIGURINE.

-- Mulattiere!

Al vicino, che gli chiedeva del suo servizio, rispose con l'impeto d'una coscienza aperta a tutti i doveri e a tutti i pericoli della carica. E per dimostrarne meglio la gravit?, aggiunse:

-- Addetto al vettovagliamento!

Anche la voce, forte, sonora, era espressione di vigoria.

-- Di dove venite?

-- Dal Trentino.

-- E siete in licenza?

-- S?. Otto giorni di licenza straordinaria. Vado a casa a divertirmi.

Ora sorrise; ma l'ironia si adattava cos? male a quella sua faccia di uomo sano e florido e a quei suoi occhi chiariti dall'anima schietta e semplice, che gli ascoltatori rimasero incerti.

-- Mi ? morta la moglie quasi all'improvviso. -- Dimenando la testa significava: -- Questa doveva capitar proprio a me!

Quando la porticella fu riaperta, che gi? il treno era in moto.

-- Oh! Carlino!

-- Oh! Saverio! Sei qui?

Il sopravvenuto atteggiava il volto a mestizia; nell'altro il piacere dell'incontro pareva superar la tristezza dell'occasione.

-- Ho viaggiato tutta notte. Sono arrivato, da Verona, a mezzod?, e ho fatto appena in tempo a correre da mio cognato, all'arsenale.

-- Rubata! -- esclam? l'amico. -- Ti ? stata rubata, Saverio! Nemmeno il dottore sa capire il come e il perch? della disgrazia, cos?, d'un tratto.

-- Cosa importa saper il come e il perch?? -- il soldato disse a voce anche pi? alta. -- ? morta, ecco!

-- Hai ragione.

Inutile indagare; argomento concluso. Potevan passare ad altro.

-- Ditemi, Carlino. Vostro nipote?

-- Ferito a una gamba; ne avr? per qualche settimana.

-- Me ne rallegro, che si tratti di poco. E gli amici? Otto mesi che non ne ho nuova! Michele Costa?

-- ? prigioniero.

-- Prigioniero! Michele? -- La notizia conteneva per lui tale contrasto fra l'idea di prigionia e l'immagine dell'amico spaccone o gaudente, che il soldato scoppi? a ridere. E udendolo e vedendolo ridere, pi? d'uno, ai prossimi posti, pens?: -- Bel dolore ha costui d'esser rimasto vedovo!

Ma il dialogo seguitava.

-- E Luigi dell'Osteria Grande?

-- Imboscato.

-- Figlio d'un cane! E Isidoro?

-- ? morto; a Bainsizza. Anche Giovanni del Poggio: ha lasciata la pelle in Albania.

Il mulattiere stette un po' a bocca aperta; e soggiunse:

-- Io non trovo che morir qui o morir l? sia lo stesso. Io preferirei la fine d'Isidoro.

Non tutti eran del suo parere, e sorse una discussione; della quale approfitt? l'amico, che stava in piedi, per andar a un posto, in fondo alla carrozza.

-- Ehi, Carlino! -- Saverio gli url? dietro. -- Vi ringrazio di quel che avrete fatto per la mia vecchia.

E poi volgendosi alla donna dirimpetto a lui:

-- Se tutti fossero galantuomini come Carlino, la guerra non ci sarebbe.

-- Non ci sarebbero tante famiglie addolorate -- sospir? la donna.

Riprese il mulattiere:

-- La guerra non si pu? fare senza ammazzar il prossimo, e non c'? da meravigliarsi che molti abbiano da patire. Non c'? da meravigliarsi che uno si salvi e uno ci resti. Secondo il destino! Un giorno io conducevo la mula su per un monte battuto dalla mitraglia. Tenevo la briglia a man mancina, dalla parte bassa del sentiero. Un colpo, e la mula stramazz? con la testa fracassata. Se ero a mano diritta, il colpo toccava a me. Bene; chi mi avesse detto quel giorno: -- Tu l'hai scampata; tua moglie non la scamper? --, gli avrei dato del matto.

Sempre col tono d'uno che narra una storia non sua, il soldato continu?:

-- Matto invece sono stato io, dall'altra sera fino a oggi, fino all'ora che ho discorso con mio cognato. L'altra sera io e il mio compagno, Biagini, un toscano, avevamo gi? caricate le bestie , quando mi consegnarono una lettera. Accendo un zolfanello. Vedo che non ? la scrittura di mia moglie; ? della mamma. -- Uhm! -- dico. -- Scrivermi la mamma?: m'insospettisce. -- Non ci pensare -- fa Biagini. -- Siamo al Natale e tutte le mamme scrivono ai su' figliuoli. -- E non ci pensai pi?. Tornati, nella baracca ci avevo un pezzo di candela. Lessi. ? persuasa? Mi misi in mente che fosse un raggiro di mia madre con qualcuno del Comune per ottenermi la licenza. Anche il certificato di morte mi pareva una fola! Ma oggi ho dovuto credere. Mia moglie il sabato avanti le Feste venne a Bologna a trovar la sorella; stava bene; allegra; il ritratto della salute. Arriv? a casa, e and? a letto, che non era pi? lei. Mio fratello corse dal dottore, e lei in quel mentre spirava.

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