bell notificationshomepageloginedit profileclubsdmBox

Read Ebook: I Bagni di Lucca Coreglia e Barga by Bonaventura Arnaldo

More about this book

Font size:

Background color:

Text color:

Add to tbrJar First Page Next Page

Ebook has 167 lines and 43027 words, and 4 pages

COLLEZIONE

MONOGRAFIE ILLUSTRATE

Serie 1.? -- ITALIA ARTISTICA

I BAGNI DI LUCCA, COREGLIA E BARGA

Collezione di Monografie illustrate

Serie ITALIA ARTISTICA

TRADUZIONE IN LINGUA INGLESE

TRADUZIONE IN LINGUA TEDESCA

Inviare cartolina-vaglia all'Istituto Italiano d'Arti Grafiche -- Bergamo.

ARNALDO BONAVENTURA

I BAGNI DI LUCCA

COREGLIA E BARGA

CON 152 ILLUSTRAZIONI

BERGAMO

ISTITUTO ITALIANO D'ARTI GRAFICHE -- EDITORE

TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Officine dell'Istituto Italiano d'Arti Grafiche -- Bergamo.

INDICE DEL TESTO

INDICE DELLE ILLUSTRAZIONI

Bagni caldi, 39, 40 Bagno Bernab? , 18 -- caldo , 16 -- S. Giovanni , 19 -- alla Villa , 15 -- -- e Corsena, 45 Balzo della Vergine presso Ponte Maggio, 84 Benabbio -- Chiesa dell'Assunta -- Fonte battesimale: Particolare del cancello in ferro, 63 -- -- La Vergine e l'arcangelo Gabriele , 62 -- Piazza e fianco della chiesa, 61 Carta topografica , 14 Casabasciana -- Lavatoio, 65 Casino Reale, 28 -- Salone, 29 Chiesa Anglicana, 47 Cimitero Inglese, 56 Confluenza Lima e Serchio, 36

Corsena e Bagno alla Villa, 44 -- Chiesa di S. Pietro, 48 -- -- Croce processionale in argento, 51 -- -- Interno, 49 -- -- La Vergine e il Figlio , 50 Corsena -- Chiesa di S. Pietro -- Oratorio della Madonna del Soccorso: Banchi e postergali in legno intagliato, 52 -- Panorama, 41 Doccie basse , 17 Granajola, 66 -- Opera di S. Michele -- Croce processionale in metallo, 67 Grotta a vapore, 38 Heine Enrico , 13 Lago Santo, 98 Lima, 34 Limano -- Panorama, 87 -- Piazza, 85 Lucchio -- Panorama, 90 -- Ruderi della Fortezza, 89 Lugliano, 58 Montefegatesi, 76 -- Piazza XX Settembre, 75 Monte Forato, 96 -- "La Pania,,, 95 Monti di Villa, 68 -- Chiesina di Focecolonia, 69 -- Riolo, 70 -- Piazza, 60 Ponte a Calavorno, 92 -- del Diavolo, 20 Ponte di ferro, 66 -- a Mocco, 55 -- Nero, 77 -- sulla Buliesima, detto Ponte Conte di Torino, 57 -- sul torrente la Lima e veduta di Villa, 57 Ponte a Serraglio -- Chiesa, 25 -- Ospedale e Cappella Demidoff, 31, 32, 33 -- Panorami, 21, 22, 23 -- Piazza, 27 -- Villa Fiori, 24 Rondinajo, 100 S. Cassiano di Controne -- Chiesa e torre campanaria, 73 -- -- L'Annunziata e l'Angiolo , 74 -- -- S. Martino , 74 -- Localit? detta Vizzata, 72 S. Gemignano di Controne -- Piazza, 71 Stabilimento del Bagno alla Villa, 47 -- idroterapico, 37 Strette di Cocciglia, 78, 79 -- di Limano, 86, 88 Torrente la Lima col ponte Camajone, 30 Valle della Lima presso Ponte Maggio, 80 -- vista dalla Villa Trebilliani, 35 -- Ponte Maggio, 83 Vico Pancellorum -- Chiesa di S. Paolo, 81 -- -- Campanile ed abside, 82 Villa -- Panorami, 42, 43, 46, 53 -- e torrente la Lima, 54 Villa Diana, 64

Chiesa del Crocifisso -- Coro in legno scolpito, 132 -- di S. Elisabetta -- Altare della Madonna: L'Ascensione di Maria, 131 -- -- La Madonna e S. Giuseppe che adorano Ges? , 130 -- -- Madonna con Ges?, 130 -- di S. Francesco o dei Cappuccini -- La nascita di Ges?, 123 -- -- Le stimmate di S. Francesco, 125 -- -- Madonna della Cintola, 124 -- -- S. Andrea e S. Antonio, 128 Conservatorio di S. Elisabetta, 129 Duomo, 106 -- Agape , 13 -- Ambone, 113 -- Calice, 122 -- Campanile e la Scalaccia, 110 -- Croce d'argento, 122 -- Facciata, 111 -- Frammento di ornamentazione esterna, 107 -- Interno, 112 -- L'Adorazione dei Magi , 115 -- L'Annunciazione e il Presepio , 115 -- Lato sud ed ovest, 109 -- Particolare dell'archeggiatura della facciata, 107 -- -- della porta maggiore, 108 -- Pianeta di damasco e fregio, 126 -- Pianete con fregi, 126 -- Pile dell'acqua santa, 119 -- Piviale di damasco, 127 -- Porta di ponente: Frammenti di architrave, 108 -- Reliquiario di S. Cristoforo, 121 -- S. Cristoforo , 120 -- S. Giov. Battista , 114 -- Tabernacolo, 118 -- Trina di Milano a fuselli, 127 -- Vedute di Barga antica , 116, 117 Loggia del Podest?, 136 Monumento ad Antonio Mordini, 135 Palazzo Municipale e busto a Pietro Angelio, 133 Panorami, 101, 102 Pieve di Loppia, 138, 139 -- Particolare dell'abside, 140 Porta Macchiaia, 105 -- -- Esterno, 104 -- Reale o Mancianella, 103 Stemma di terra di Montelupo, 137 -- robbiano dei Rondinelli, 137 Targa-ricordo in bronzo a Salvo Salvi, 134 Una via, 105

Albiano, 144 -- Villa Mordini, 145 Castelvecchio, 146 -- Casa di Giovanni Pascoli, 146 Sommocolonia, 143 Tiglio di Sopra, 140 -- Chiesa -- Madonna e Angelo, 141 Tiglio di Sotto, 142

I BAGNI DI LUCCA, COREGLIA E BARGA

I BAGNI DI LUCCA.

Le abitazioni dei Bagni di Lucca <

<>

Le naturali bellezze e l'efficacia curativa delle acque termo-minerali che vi si trovano, dettero ai Bagni di Lucca molta rinomanza fino da tempi antichissimi. Ch? se mancano documenti comprovanti la tradizione che fossero noti ai Romani e che vi soggiornasse perfin Giulio Cesare, certo ? che nel medio evo se ne diffuse largamente la fama e che godettero successivamente un lungo periodo di celebrit? mondiale.

Il primo documento finor conosciuto, nel quale si faccia menzione di questi luoghi, ? una pergamena del 983 esistente nell'Archivio arcivescovile di Lucca, relativa a un livello che ne form? il vescovo Teudogrimo, nominandone visconte un certo Fraolmo.

Nell'anno 1245, secondo che attestano il Dalli, nella sua manoscritta cronaca di Lucca, e il Civitali e il Bendinelli e il Sesti ed altri annalisti, si rec? ai Bagni di Corsena l'imperatore Federico II con largo seguito e vi si trattenne pi? giorni. Pare che in quella occasione il Comune di Lucca, impressionato per la venuta del potente imperatore e sospettando in lui disegni di conquista a' suoi danni, ordinasse la frettolosa demolizione di un Castello che si ergeva sulla vetta del Colle, Castello che fu poi ricostruito e poi nuovamente e definitivamente abbattuto nel 1345.

Puccio, nominato custode dei Bagni, vi spese attorno molteplici diligenze e premure: li arricch? di nuovi fabbricati, ne restaur? le vasche, ne disciplin? il servizio e fece anche edificare a sue spese la chiesa di s. Martino, al Bagno Caldo, anc'oggi esistente.

Le agitazioni guerresche e politiche che sconvolsero nel medio evo tanta parte d'Italia, si ripercossero naturalmente anche sulle vicende delle Terme lucchesi e il Comune de' Bagni ora fu indipendente, ora fu assoggettato alla Repubblica di Lucca, ora dai governanti fu trascurato, ora invece favorito e protetto. Peraltro, anche fra tanto mutar di vicende, le Terme conservarono la loro fama. Succeduto al tirannico governo dei Faggiolani quello di Castruccio, furono da lui fatti costruire i ponti di Fornoli, di Serraglio e di Palmaja, e fu fatto restaurare quello alla Maddalena o del Diavolo.

Troppo ci vorrebbe, n? sarebbe qui conveniente, a narrare le posteriori vicende storiche di questi luoghi che spesso i successivi governi lasciarono in assoluto abbandono, non riuscendo per altro a diminuire il concorso dei bagnanti che, specie nel 500, fu molto notevole. Le acque si usavano allora anche per bibita: e di questo uso e della loro notoriet? fa fede la lettera che il Duca Alfonso di Ferrara dirigeva a mezzo di Bonaventura Pistofilo suo segretario, a Ludovico Ariosto, allora Governatore della Garfagnana, e cos? concepita:

Agli avvenimenti pei quali l'Italia si dest? a libert? e si compose ad unit? di nazione, anche i buoni paesani dei Bagni di Lucca dettero con entusiasmo il loro concorso, partecipando coll'opera al nostro risorgimento politico. Le Terme divennero allora propriet? dello Stato che per?, nel 1880, le cedette alla provincia di Lucca. Per qualche tempo furono cedute in affitto: ora sono propriet? del Comune.

Primo ad incontrarsi, non fu peraltro primo a sorgere il Ponte a Serraglio. Il ceppo dei moderni Bagni di Lucca risiede nel villaggio di Corsena posto sul colle donde pi? tardi provennero, come propaggini al piano, la Villa ed il Ponte. Su l'uno e su l'altro di questi due borghi aveva giurisdizione il Comune di Corsena e per gran tempo essi formarono un tutto unico e solo. Soltanto nel 1661 la chiesa del Ponte a Serraglio, che era stata sempre una cappellan?a succursale della parrocchia principale, ottenne di divenir chiesa parrocchiale e di sciogliersi dalla dipendenza di quella. Questo fatto valse a meglio distinguere i paesi formanti, nel loro complesso, la Vicaria di Val di Lima: e qui giova notare che appunto in quell'epoca il nome di Bagno a Corsena fu dato a quello che oggi chiamasi Bagno Caldo, mentre quello veramente e, dir? cos?, geograficamente di Corsena si chiam? allora Bagno alla Villa.

Oltrepassato di poco il Casino si trova uno stabilimento balneare di propriet? privata, il Bagno Giovannini, sotto al quale, nel muro, ? una fonte alla quale i paesani sogliono accorrere o per berne l'acqua leggermente purgativa o per curare con quella le piaghe ai cavalli. Lo stabilimento Giovannini era quello preferito dalla defunta Principessa di Capoa, Vittoria Augusta di Borbone.

e che ? uno degli affluenti della Lima. Prima di passarne il ponte, voltando a destra si va all'Ospedale Demidoff ed alla annessa Cappella.

Ho gi? detto che un ricovero -- l'Albergher?a dei poveri e degli infermi -- era stato fondato anticamente da Puccio. Quel ricovero era su ai Bagni Caldi: ma quando lo stabilimento balneare venne ingrandito e il piano superiore fu destinato a luogo di ritrovo dei villeggianti, fu necessit? sloggiarne i poveri infermi che vennero provvisoriamente accolti nell'ospizio dei Francescani alla Villa. Il Governo borbonico studi? la costruzione di un nuovo locale ma, come suole accadere, urt? in insormontabili difficolt? finanziarie. Sovvenne, nel 1825, la generosit? del conte Nicol? Demidoff il quale regal? 25000 lire per la fondazione del nuovo Ospedale che, nel 1827, era fatto. Ma la famosa e terribile alluvione del 1836, cos? vivacemente descritta dal Giusti nella citata lettera all'amico suo Andrea Francioni, rovin? in gran parte l'edifizio e il ponticello che lo congiungeva all'attigua Cappella. Allora, seguendo i nobili esemp? paterni, il principe Anatolio Demidoff ne cur? il restauro spendendovi oltre diecimila lire, e mise a disposizione del medico-direttore una ingente somma per l'arredamento dell'ospedale e per sovvenzioni agli infermi. Il Governo granducale, per riconoscenza, dette all'ospedale il nome della famiglia benefica. Esso ospedale, che contiene pi? di 50 letti, dipende da quello di Lucca e sta aperto ogni anno dal 15 giugno al 15 settembre. Dal punto di vista artistico ? degna di nota la Cappellina, costruita dall'architetto Marcacci, di puro stile romano: un piccolo Pantheon d'Agrippa, tutto per? biancheggiante.

Proseguendo ancora la via, traversato il ponte sul Camajone e passata la bella villa Stefani, si giunge alla localit? detta a Lima, donde si pu? salire alla villa Trebilliani, alla Torre, dalla quale si gode una vista incantevole. Di l? si scopre un anfiteatro di monti dal dorso che sembra velloso, tale essendo l'effetto che producono, a distanza, le fittissime selve: sulle cime e sui fianchi spiccano vaghi paeselli aggruppati ciascuno intorno alla sua chiesetta e al suo campanile: gi? si allarga la valle traversata dalla Lima che l'occhio pu? seguire fin che

seco viene a maritarsi innamorato il Serchio

V'? scritto Bernab?: non lo cancelli Mano mortale. Aggiunto sol vorria Un epitaffio che cos? favelli: Dall'Onda Pia Fluente Qui Sanato Questo Delubro Sacro A La Salute D'Animo Umile E Grato Con Doccie Varie Vasche In Marmo E Belle Agiate Celle Per Gli Egri Nella Cute Nel Settantotto Cinquecento Mille Il Pistoiese Bernab? Che Rose Avea Pria L'Ossa Da Marciose Stille Pose.

... la pronuba G?uno ai freddi sposi don? per voi fecondit? beata,

Tornando un poco addietro e riprendendo la via, si giunge finalmente allo stabilimento principale cio? al Bagno Caldo il quale, come dissi, un tempo chiamavasi Bagno a Corsena, e che ? il pi? antico e il pi? celebre. Del Bagno alla Villa parleremo tra breve, quando saremo giunti a far menzione del capoluogo. Ora, poich? siamo allo stabilimento centrale, giova accennare, sebbene sommariamente e come per me si possa, alla struttura geologica del paese e alla natura delle sue acque.

L'ossatura principale dei monti dei Bagni di Lucca ? costituita dagli strati di arenaria-macigno del periodo terziario inferiore che, diretti da S. E. a N. W. e spingendosi fino ai contrafforti dell'alpe di Montefegatesi, di Tereglio, di Barga e di Coreglia -- onde il colle di Corsena si considera come una propaggine dell'Appennino toscano -- appoggiano sopra le grandi masse del calcare grigio-cupo del periodo cretaceo che formano da un lato -- risalendo il corso del torrente Lima -- i monti del Pratofiorito, di Controne, di Lucchio, dall'altro, sulla sponda destra del Serchio, la montagna di Diecimo.

Strati di scisto argilloso e di calcare nummulitico sono interposti tra l'arenaria-macigno e possono vedersi emergenti non lungi da Montefegatesi in luogo detto le Fontanacce. Presso il Bagno Bernab? e sopra il Bagno alla Villa si incontrano masse di travertino che furono riferite al quaternario antico.

Le fitte selve di castagni sono state, in questi ultimi tempi, un po' diradate: e si deve lamentare l'iniziato diboscamento dei monti nell'intento di adoprare la scorza del castagno per la fabbricazione del tannino, senza riflettere ai danni immensi che ne derivano e senza trarre insegnamento dalla catastrofe avvenuta nel 1784 a s. Gemignano di Controne ove un intero poggio fran?, distruggendo il paese, per l'azione erosiva delle acque d'infiltrazione.

Venendo ora a fare un rapido cenno delle acque termo-minerali dei Bagni di Lucca rileveremo innanzi tutto come la grandissima profondit? da cui esse provengono e la natura dei terreni che attraversano, sieno rispettivamente le cause della loro termalit? e della loro mineralizzazione.

sul celebrato margine di questa fonte amica che occulto foco ed alcali a sanit? nutrica,

invitava a scendervi Sua Eccellenza la signora Principessa D.na Costanza Braschi-Onesti nata Falconieri dicendole:

All'onda salutifera le care membra affida: ecco, son io la Najade che la governa e guida.

Add to tbrJar First Page Next Page

 

Back to top