Read Ebook: I Puritani di Scozia vol. 3 by Scott Walter Barbieri Gaetano Translator
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Ebook has 751 lines and 45883 words, and 16 pages
Translator: Gaetano Barbieri
I PURITANI DI SCOZIA
ROMANZO STORICO DI WALTER SCOTT
VOLGARIZZATO DAL PROFESSORE GAETANO BARBIERI
I PURITANI DI SCOZIA
CAPITOLO PRIMO.
>>Odi qual suon di faz?ose grida >>Empie la valle e il monte? Ah! fan pur fede, >>Che da chi disdegn? virtude a guida >>La pace anco del cor ritorce il piede.>>
Dopo che Morton ebbe abbandonate le ultime stazioni del campo reale, e giunto a quelle de' Presbiteriani, lo colp? fortemente la diversit? immensa di disciplina che fra un esercito e l'altro scorgeasi; laonde mal augur? della pugna che gi? era imminente. La discordia impadronitasi dianzi, come vedemmo, de' consigli presbiteriani, s'era propagata successivamente fra i semplici soldati, n? v'era drappello d'essi, o corpo di guardia anco il men ragguardevole, ove lo studio di disputare spietatamente le controversie che teneano disgiunti quegli animi non prevalesse alla cura di vigilare sulle fazioni dell'inimico: e s?! sel vedeano vicinissimo, e ne udivano le trombe e i tamburi.
Era stato posto un grosso presidio alla testa del ponte di Bothwel, sopra il quale, e ci? pur dicemmo, doveano passare indispensabilmente i Reali, ma ciascuno di questa guardia, diverso d'opinione dal suo compagno e scoraggiato, credeasi offerto vittima ad una morte sicura, e divisava ritrarsi al centro dell'esercito; condotta che avrebbe anticipato il generale disastro, poich? ogni speranza di buon successo si stava nell'impedire quel varco. Forzato quello, il nemico diveniva padrone di una grande pianura, frastagliata sol lievemente dalle boscaglie, e sulla quale un esercito regolare avea l'assoluto vantaggio sopra bande mal disciplinate, povere di cavalleria, sfornite affatto d'artiglieria.
Pertanto le prime considerazioni di Morton si portarono su questo sito, che gli parve atto a farvi buona difesa sol che venissero occupate alcune case giacenti a sinistra del fiume ed alcune macchie che ne proteggeano la riva. E a questo appunto intesero i primi comandi venuti da lui, oltre al far rompere lo stesso ponte dalla parte dell'inimico, e chiudere una porta situata sull'arco di mezzo giusta una costumanza antica scozzese. Raccomand? sino al suplicarlo al capo di quelle scolte non abbandonasse un tal luogo, importante s? che la salvezza dell'esercito ne dependea, promettendo di inviarvi sollecitamente poderosi rinforzi. L'intrepidezza, l'intelligenza, lo zelo di Morton ristorarono gli abbattuti animi di quella gente che riprese coraggio, esegu? appuntino gli avuti suggerimenti, e accompagn? con reiterati applausi la partenza del duce, che corse di grande galoppo al quartier generale.
Ma qual ne fu la sorpresa e la costernazione in veggendo il disordine e la compiuta confusione che regnavano per ogni dove! In vece di por mente ai cenni de' proprj ufiziali e d'ordinarsi in file regolari, quei soldati uniti in confusa turba, rassembravano piuttosto ad una massa agitata a guisa di flutto in tempesta. Mille voci parlavano, o a dir meglio, gridavano in una volta; nessuno ascoltava. Lasciamo che Morton pensi a scoprire le cagioni d'un tanto scompiglio, e a trovar modi a correggerlo, intantoch? faremo consapevoli i nostri leggitori delle cose che accaddero mentre questi era assente.
Si ricordano essi, non v'ha dubbio, come all'atto della partenza di Morton, fu risoluto che Poundtext e Kettledrumle reciterebbero un sermone, ciascuno a lor volta, n? v'era chi solamente sognasse la possibilit? che per un giorno o due il nemico attaccasse battaglia. Ad uso degli spettabili predicatori venne collocata una fila d'assi congiunte su i lor cavalletti, e il reverendo Poundtext si avanzava a passi gravi e lenti per salir quel pergamo, allorquando il prevenne Abacucco Mucklewrath che con violenta precipitazione occup? quella sede. D'indi fu la prima origine del tumulto. Chi volea che costui cedesse luogo a Poundtext, altri, ed erano questi i pi? energumeni fra i Puritani, si sfiatavan gridando: >>? inspirato! ? inspirato! conviene ascoltarlo>> il qual partito prevalendo, Abacucco rest? padrone delle assi converse in pulpito.
Poi girando attorno a guisa di furioso gli occhi stravolti, incominci? con istile enfatico e sconnesso un discorso che riferivasi per intero a quanto era stato argomento di controversia e di discordie fra le persone dell'esercito. Promulg? eretici i moderati, sollecitando i fedeli Puritani a far causa separata da essi e a non contaminarsi col combattere seco loro nelle medesime file. Indi applic? individualmente a Morton le parole del testo, conchiudendo sulla necessit? di lapidarlo siccome empio, e d'arderne il corpo, e di sperderne al vento le ceneri.
In tal momento arriv? Morton, n? tale venuta contribu? di poco ad accrescere il baccano che costoro facevano; applausi da una parte, imprecazioni dall'altra.
Burley stanco per gli sforzi inutilmente operati a ricondurre nel campo il buon ordine, e disperato in veggendo che la confusione ad ogn'istante crescea, erasi adagiato sopra un tamburo col capo appoggiato sulla propria sciabola. Gli si volse Morton che in tale atteggiamento lo scorse.
>>E che vuol dire questo disordine in tale momento?>>
>>Vuol dire, rispose Burley, che Dio ha risoluto abbandonarci fra le mani de' nostri nemici.>>
>>No: non ? Dio quegli che ne abbandona, si fece allora a dir Morton. Siamo noi che abbandoniamo Dio, e disonoriamo noi stessi col tradire la causa della libert? e della religione.>>
Lanciatosi allora sul palco, gi? stato pulpito ad Abacucco esclam?: >>Amici miei, di grazia ascoltatemi.>> Torn? il silenzio per un istante. >>Il nemico vi offre la pace; ma pretende che mettiate gi? l'armi; amate meglio difendervi? Potete tuttavia opporre una onorevole resistenza. Ma il tempo strigne; v'? d'uopo risolvere sull'istante. Non si dica mai che diecimila Scozzesi non seppero avere n? il coraggio di combattere, n? il senno di far la pace, n? quella prudenza che han persino i codardi, d'assicurarsi almeno una qualche via di ritirata.>> Nuovo tumulto d'applausi e d'imprecazioni prevalsero in tal momento alla sua voce. Intanto egli sc?rse le schiere de' nemici che a grandi passi si avvicinavano al Clyde. >>Fate silenzio! esclam?, fate silenzio! Ecco il nemico. Dal conservare il ponte dipende la nostra vita o la nostra morte. Chiunque ama la patria mi segua.>>
Voltesi le turbe ver la parte d'onde l'arrivo del nemico doveva temersi, videro, e quella ben ordinata fanteria, e la formidabile cavalleria che la fiancheggiava, e persino gli artiglieri che gi? collocavano una batteria di cannoni per fulminare il campo presbiteriano. Un cupo silenzio succed? d'improvviso al clamoroso strepito di pochi istanti prima. Tutti furono compresi da tale sbigottimento, come se l'assalto al qual s'accigneano i Reali fosse avvenimento da non essersi potuto prevedere. I soldati si guardavan l'un l'altro in volto, ed in uno volgeano occhiate su i loro capi che ricordavano la spossatezza d'un infermo al cessare dell'impeto d'ardente febbre.
In questo mezzo, Morton seguito da un centinaio di giovani che in singolar guisa gli erano affezionati, correa verso il ponte di gran galoppo.
>>Efraim, s? disse Burley a Macbriar, la Provvidenza ha voluto prevalersi della saggezza mondana di questo giovane per additarci la sola strada di salvezza che ne rimane. -- Seguitemi amici! Presto! avviamoci verso il ponte.>>
>>Fermati, esclam? Macbriar. Non ? il soccorso d'un Enrico Morton o quello dei pari suoi che possano salvare il tempio di Gerusalemme; temo d'un tradimento. Tu non devi seguire colui; tu il lione di Giuda! tu il forte d'Israello! rimanti con noi.>>
>>Taci, gli rispose guardandolo con volto d'indignazione Burley; egli ha detto la verit?. Ogni cosa ? perduta se il nemico si impadronisce del ponte. Non trattenermi. Corri le file, fa d'inviarmi munizioni e rinforzi; schiera i soldati sotto gli stendardi de' loro capi.>>
Detto ci?, prese il cammino del ponte, accompagnato soltanto da dugento circa dei pi? zelanti fra' suoi partigiani.
Dopo la partenza di Morton e di Burley un totale scoraggiamento s'impossess? dell'esercito, n? pi? alcuno parl? di dispareri o disputazioni teologiche; del qual istante s'approfittarono i capi per ricondurre qualche ordine tra le file: i soldati non opposero veruna resistenza e ne seguirono i comandi a guisa d'armenti docili alla verga del pastore; ma l'entusiasmo loro, l'ardore, il coraggio dileguati s'erano affatto.
Ci? nulla ostante pervennero a dare un aspetto tuttavia rispettabile all'esercito, e per far prova di rialzarne gli spiriti, Macbriar, Poundtext e Kettledrumle intonarono di concerto un salmo, ma non vi fu chi accompagnasse quel canto; onde si ebbe dai pi? fanatici superstiziosi per un sinistro presagio l'osservare, che quella cantilena imitava la salmodia penitenziale che si recita sul palco del colpevole dannato a morte anzich? gli inni di gioia, onde risonarono i poggi di Loudon-Hill innanzi a quella memorabil vittoria, di cui rimaneva or soltanto la rimembranza. N? guari and? che la tetra melodia ebbe un accompagnamento ancor pi? lugubre dal fragor de' cannoni che veniano sparati dalla riva opposta del Clyde, e da quello degli archibusi, sole armi onde ai Reali rispondevano i Puritani. Finalmente una densa nube di polve nascose i combattenti agli sguardi d'ognuno.
Pria nerricci, i caledonii Gioghi van di sangue or tinti. Ah! dai lor petti il versarono Della Scozia i figli estinti. Li mietero i truci ferri De nemici d'Israel. Cos? mentre abeti e cerri Al furor cedon de' venti Improvvisa su gli armenti Piomba grandine dal ciel.
Prima che Morton fosse giunto al sito che gli rilevava difendere, il nemico ne avea incominciato l'assalto, e i marraiuoli reali davano opera a rifare col ministerio di travi la parte del varco interrotta dall'atterramento di mezzo il ponte. Gli assicurava in tale impresa il continuo fuoco di due reggimenti di fanteria, fuoco per? cui altrettanto ne contrapponean con coraggio, bench? inferiori di numero, i Puritani, e facean con questo pi? danno ai nemici di quello che ne ritraessero; perch? protetti dalle case che aveano occupate e dalle macchie che guernivano quella riva di Clyde, intanto che i Reali non aveano a pro loro alcuno di s? fatti vantaggi. L'arrivo di Morton e il rinforzo che lo seguiva fece ai Presbiteriani abilit? di sostenersi anche meglio, e il buon successo si manifestava affatto per essi quando s'aggiunse Burley; talch? i due reggimenti di Reali dopo perduti molti de' loro, e averne uccisi ben pochi della parte contraria, incominciavano a piegare.
Monmouth, del quale primo scopo era sempre il far risparmio di sangue, avea comandato si traesse sul pi? grosso corpo de' Puritani a fine di sgomentirli, e cos? indurli a disciogliersi. Ma accortosi della troppo seria e inaspettata resistenza che la testa di ponte contraria opponeagli, fece addirizzare il cannone contra quelli che il difendevano, e pervenne a snidiarli dalle case ove fino allora si tennero riparati, e che ridotte in mucchi di rottami pur servirono lor di trincee.
Ma intanto riaperta la comunicazione del ponte, Dalzell postosi a capo dei montanari Scozzesi ne imprese il passaggio. Per loro sciagura i sollevati incominciavano a difettare di munizioni, e divenendo pi? lento il lor trarre, s'accorsero di ci? i Reali che altrettanto raddoppiarono di sforzi per impadronirsi dell'intero ponte. S'affaticava indarno Burley spedendo messaggi sopra messaggi al campo affinch? gli s'inviassero rinforzi e soprattutto polvere e piombo. Nessuna di tali cose ottenea, e sarebbesi detto che col? non fossero pi? persone capaci n? di obbedire n? di comandare.
Posto il piede una volta sul ponte le truppe reali, incominciarono a vincere gli ostacoli che si paravano alla loro impresa. La porta collocata sull'arco di mezzo fu fracassata, e rotti del pari i palizzati eretti sulla seconda parte di ponte, ne gettarono i frantumi nell'acqua. In somma Dalzell e i suoi montanari pervennero a sbucar fuori della sinistra riva del Clyde.
Il qual successo per? non riportarono prima d'aver vinto una resistenza tremenda; perch? Burley e Morton, primi innanzi alle file de' lor soldati e incoraggiandoli collo esempio e coi detti contendevano ogni palmo di terreno al nemico. Per qualche tempo non ebbero a tener fronte che a Dalzell e ai suoi montanari, perch? essendo per cos? dire altrettanto stretto quanto lungo il passaggio, non ci capivano in una volta se non se pochi soldati che si succedevano l'uno all'altro. Ma poich? Monmouth a capo di tutto il suo reggimento di guardie ebbe valicato il fiume, i due duci presbiteriani previdero, che breve omai poteva essere la resistenza. I pi? valorosi fra' lor soldati cadean mietuti dalle sciabole de' Reali, e una parte di quelli dell'ultime file se ne stoglievano a quando a quando per raggiugnere il centro dell'esercito.
>>Pure, tale fu l'osservazione che Burley fece con Morton, se la nostra cavalleria potesse piombar loro addosso prima che avessero tempo d'ordinarsi in battaglia, non sarebbe tanto difficile il rispignerli, e riguadagnare anche il ponte. -- Andatele a portar l'ordine di marciare, ed io mi assumo di resistere finch? torniate.>>
Comprese Morton la saggezza di questo avviso e senza perdere istante spinse come di volo il suo corridore verso l'ala sinistra della cavalleria, siccome a lui pi? vicina. Ma essendo questa composta de' pi? infanatichiti fra i Puritani costoro lo salutarono con grida d'improperio.
>>Egli fugge! sclamarono. Egli fugge! il codardo, il fellone, fugge a guisa di lepre al cospetto del cacciatore, ed ha abbandonato il prode Burley in mezzo alla strage!>>
>>Non fuggo, no, grid? Morton; vengo anzi per condurvi dinanzi al nemico. Questo ? l'istante di assalirlo con vantaggio. Seguitemi.>>
>>Non lo seguite, non lo seguite! si urlava per tutte le file. Costui vi ha venduti alle spade dei vostri oppressori.>>
Ma intantoch? Morton usava indarno le preci, la persuasione e le rimostranze per condur costoro nel proprio avviso, il tempo di fare un'utile diversione trascorrea. Burley col piccolo numero d'uomini rimastigli era stato respinto, e costretto ad unirsi egli pure al corpo principal dell'esercito, il quale certamente in contemplando tale ritratta non riacquist? quel coraggio che lo aveva gi? abbandonato.
In questo mezzo, l'esercito dei Reali passava il ponte senza contrasto e schieravasi in ordine di pugna. Claverhouse comandando la cavalleria fece impeto sul bel mezzo del pi? grosso corpo de' sollevati, la cui prima fila oper? appena una scarica d'archibusi; d'indi in poi il campo di battaglia non offerse pi? che una scena d'orrore e di confusione. I Presbiteriani, rotti da ogni banda, non pensavano neanco alla difesa, e la maggior parte di essi gettava l'armi per essere pi? lesta alla fuga. Udiasi Claverhouse gridare a' suoi con una voce di tuono: >>Uccidete, uccidete! Non si dia quartiere a nessuno! Ricordatevi di Riccardo Graham!>> Eccittamento a vendetta del quale non abbisognavano quei dragoni, gi? memori assai della disfatta che sofferta avevano a Loudon-Hill; tanto pi? che non rimanea loro altra fatica se non se d'uccidere uomini i quali non sapeano pi? qual cosa fosse il difendersi; laonde ben presto fu coperta di cadaveri l'intera pianura.
>>Generale, sclam? il duca, fate sonare a ritratta. Si ? versato sangue a bastanza. ? ora d'usar indulgenza ai sudditi traviati di una maest?.>>
>>Obbedisco ai vostri comandi, rispose Dalzell rimettendo in quell'istante la spada nel fodero: ma vi avverto che non abbiamo ancora intimoriti assai questi malvagi. Ignorate forse che Basilio Olifant ha levato una grossa banda d'uomini ed ? gi? in cammino per unirsi a costoro?>>
>>Basilio Olifant! Chi ? questo Basilio Olifant?>>
>>Un ricchissimo feudatario; l'ultimo erede maschio del defunto conte di Torwood. Egli armava dritti sull'eredit? del padre di lady Margherita Bellenden, ed ? mal contento del governo che ne ha invece posta in possesso la figlia. Spera, non v'ha dubbio all'ombra delle civiche turbolenze ottener dalla forza quanto la giustizia non gli ha conceduto.>>
>>Sieno quali si vogliono i motivi che guidano costui, non ? pi? da temersi. Questo esercito ? troppo sconfitto perch? altri possa adesso riordinarlo. Vel ripeto adunque; fate cessare ogni strage, ogni persecuzione.>>
>>Vostra altezza ha il diritto di dar comandi; riprese a dire Dalzell, e le conseguenze d'avergli eseguiti torneranno sopra di lei.>> Nel tempo stesso dando i segni d'una manifestissima ripugnanza, fe' quanto doveasi per arrestare il furor de' soldati.
Ma Claverhouse, implacabile nelle concette idee di vendetta, trovavasi a troppa distanza per poter intendere il segnale della ritratta; laonde a capo del suo reggimento, inseguiva accanitamente i fuggitivi, e trucidava e faceva trucidare quanti ne raggiugnea.
Morton e Burley combattettero sino alla ultima estremit?; n? risparmiarono sforzi per proteggere la ritratta del loro esercito, sintantoch? non si videro abbandonati fin da que' pochi rimasti pi? costanti alle loro bandiere. In quel momento una palla colse il braccio destro e lo infranse a Burley.
>>Non sono pi? in istato di battermi, diss'egli a Morton. Poi a che giova omai il resistere? Or non pensate che a serbare ad un miglior uopo la vostra vita. Addio. Udrete ancora parlare di me.>>
Detto ci?, volse la briglia del suo cavallo, e si perd? in mezzo alla folla de' fuggitivi.
S'avvide allora Morton dell'inutilit? di ogni sforzo ch'ei potesse tentar tuttavia, e spiacendogli del pari il sacrificarsi indarno per una causa vuota gi? di speranza e il cader prigioniero, s'appigli? al partito di abbandonare la battaglia, seguendolo nella ritratta il suo fedele Cuddy. Forti entrambi di buona cavalcatura si trovarono ben presto fuor del pericolo d'essere ulteriormente inseguiti.
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