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Read Ebook: Natalìa ed altri racconti by Castelnuovo Enrico

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Ebook has 1887 lines and 82557 words, and 38 pages

ENRICO CASTELNUOVO

ED ALTRI RACCONTI

MILANO FRATELLI TREVES, EDITORI 1899.

PROPRIET? LETTERARIA

Tip. Fratelli Treves.

NATAL?A

In quella calda giornata di maggio, Ernesto Landi faceva un po' di siesta dopo colazione quando sent? picchiar forte all'uscio.

-- Chi ?? -- egli borbott? fra la veglia e il sonno.

-- Sono io. Si pu? entrare?

-- Un momento, -- rispose Landi levandosi a sedere. -- Un momento. Aspettami di l?.

Egli aveva riconosciuto la voce di Lidia, la moglie di suo nipote F?doli, nella cui casa egli abitava da alcuni anni.

-- Spicciati, -- ripet? dal di fuori la voce piena d'orgasmo.

-- Un momento. Ci sono disgrazie?

-- Or ora ti dir?.

-- Valentina?

-- ? a scuola.

-- Lo so.... Temevo le fosse accaduto qualcosa.

-- No, grazie al cielo, non si tratta di lei.... Ma se vengo a disturbarti cos?, avr? le mie ragioni.... Sei a letto che ti chiudi a chiave?

-- Fa conto ch'io fossi a letto.... Ero svestito.... Non cascher? il mondo se aspetti un minuto.

I minuti della toilette di suo zio parevano sempre lunghi alla Lidia; quel giorno le parvero eterni, bench'egli si affrettasse assai pi? del solito.

-- In nome di Dio, -- ella disse allorch'egli si mostr? sulla soglia, in veste da camera, terminando di farsi il nodo della cravatta.

Era un uomo verso la sessantina, di persona ancora svelta ed elegante, di lineamenti regolari, ma con gli occhi pesti, con la pelle del viso alquanto floscia e aggrinzita, segni infallibili di abitudini dissipate. Del rimanente, come accade a molti libertini, Ernesto Landi riusciva simpatico, oltre che per l'aspetto piacevole, anche pei modi bonari e per una certa facile arguzia.

Egli stava per protestare contro le impazienze della nipote, ma la fisonomia stravolta di lei lo dissuase dalle recriminazioni. Domand? invece: -- Che cos'? successo?

Lidia gli porse una lettera, intimandogli: -- Leggi.

Ernesto Landi si avvicin? alla finestra, sollev? alquanto le stecche delle persiane per far entrare pi? luce nella stanza, e guard? con la lente la soprascritta, di cui, sulle prime, non parve riconoscere la calligrafia.

-- S?, la busta non l'ho aperta io. L'ho trovata aperta.... E pure quei caratteri dovrebbero esserti familiari....

Ernesto fiss? con maggiore attenzione la soprascritta. -- Ah! -- egli fece. E slanci? a Lidia un'occhiata interrogativa.

Questa vide che lo zio aveva capito, e nel timore ch'egli potesse voler trattenersi la lettera, gliela strapp? vivamente di mano.

-- Sicuro, ? di Natal?a, della tua cara Natal?a.... E ora, per risparmiarti la fatica, te ne dar? lettura io stessa.

Tir? fuori dalla sopraccarta il biglietto profumato, lo spieg? e lesse con voce vibrante di collera: "Carlo mio. -- Siamo quasi in porto. Morini non accetta il trasloco. L'ho persuaso che sarebbe una bestialit? il lasciarsi sbalestrare in fondo all'Italia per una misera promozione che gli verr? anche restando qui, sol che abbia un po' di pazienza. Adesso bisogna ottenere che a Roma non si ostinino. Il Presidente del Tribunale con cui ho parlato e ch'? contentissimo di aver presso di s? un giudice del valore di Morini mi disse che qualche volta al Ministero stentano a tornar sulle decisioni prese. Egli a ogni modo ci appogger?. Fa tu il resto in questa settimana che vai a Roma, tu che conosci tanti pezzi grossi della politica e della burocrazia. Anche mio marito, senza scherzi, te ne sarebbe riconoscente. Egli non sospetta di nulla, fig?rati. La sua Natal?a, e non si va pi? in l?.... Checch? vedesse, non crederebbe.... Da Roma scrivimi. E fammi saper quando torni.... Passeremo ancora insieme molte di quelle ore deliziose nel nostro nido.... Ti rammenti, amore?... Un tenero abbraccio dalla tua Natal?a.,,

La Lidia che aveva, leggendo, sottolineato ogni frase, cacci? in tasca il foglio sgualcito, e piantatasi dinanzi allo zio, esclam? ironicamente: -- Almeno c'? il merito della chiarezza.

Confuso, turbato, Ernesto Landi balbett?: -- Io casco dalle nuvole.

-- Oh, -- ella ribatt? in tono sarcastico. -- Spero bene che non avrai creduto alla virt? di Natal?a.... Ci vuole il povero Morini per crederci.... Tu poi meno di qualunque altro avevi diritto di farti illusioni.... Ci sono qualit? ereditarie.

-- Via, Lidia, lascia in pace i morti.

Ma la giovine signora continu? tra seria ed ironica: -- Cerco anzi di attenuare la responsabilit? della tua protetta.... Aveva la corruzione nel sangue.... Tu sei stato generoso.... Hai pagato largamente il debito che avevi verso la madre, procurando di riabilitar la figliuola.... Le hai assegnato una dote.... L'hai sposata a un galantuomo.... L'hai introdotta in case di galantuomini, in casa nostra, per esempio, ove ha portato il suo alito vizioso, ove ci ha rubato la pace....

-- Chi poteva immaginarselo?

-- Io, -- disse Lidia, -- io dovevo immaginarmelo pensando da quali origini ella veniva, guardando quella sua bellezza procace e superba. Invece, sciocca, ci ho dormito su.... Mi son limitata a trattarla con un certo sussiego, a respinger l'intimit? ch'ella mi offriva.... Non era donna con cui potessi stringermi in lega.... Le ho sentito attribuire persino tre amanti in una volta.

-- Esagerazioni! -- interruppe Landi.

-- Se ne spiattellavano i nomi e i cognomi, -- riprese la nipote. -- Ma questo, confesso la mia vilt?, mentre mi raffermava nel proponimento di tenerla a una rispettosa distanza, mi rassicurava sotto un altro aspetto. Dicevo a me stessa: I tre amanti le daranno da fare a bastanza.... Come se la donna che ne ha tre non possa averne quattro, cinque, una dozzina!... Solo negli ultimi tempi non ero tranquilla.... A ogni modo, se il caso non mi faceva cader tra le mani questa lettera....

-- Fu proprio il caso? -- domand? lo zio.

-- S?; mezz'ora fa sono andata in studio di Carlo per cercarvi una polizza da pagare che doveva essere sulla sua scrivania.... Trovai la polizza, e l? accanto, senza dubbio dimenticata, la lettera ch'? di questa mattina perch? c'? scritto a piedi marted?, e di cui ho subito indovinato la provenienza dalla calligrafia e da quell'orribile profumo.... Potevo non leggerla, ma non ? permesso esigere da nessuno l'abnegazione dei santi.

-- E ora che mediti? Uno scandalo?

-- Se sar? necessario, -- rispose Lidia. -- Dipende da te.

-- Da me?

-- Da te, e da lei, s'intende.... Ma tu sei l'unica persona che possa aver autorit? sulla Morini.

-- No, no, non lo credere, -- disse lo zio smarrito, sgomento.

-- Ti deve tutto, -- insist? Lidia con energia. -- La sua posizione, la sua agiatezza.... tutto insomma.... Vorrei vederla risponder di no a un tuo ultimatum.

-- Non ? vero, Lidia.... Io non ho il diritto d'imporle alcun ultimatum.

-- Te ne lavi le mani? -- proruppe la signora F?doli accendendosi in volto. -- Preferisci ch'io scriva al marito?

-- No, Lidia, non ? possibile che tu pensi a questo.

-- Se ci penso!

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