Read Ebook: La spedizione di Carlo VIII in Italia by Sanudo Marino Fulin Rinaldo Editor
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Ebook has 560 lines and 316135 words, and 12 pages
Bologna fin qui dimostrava neutrale; et adi 12 ditto Annibal Bentivoi part? di campo, et andoe a Bologna per praticar accordo col padre che quella terra regge et governa: in campo regio era pur abbondanza di vittuarie, ma pochi danari: li fanti si partivano et ancora qualche homo d'arme: et el parlamento et pratiche menava esso Annibal Bentivoi col Duca di Calavria, che voleva suo fratello protonotario fusse dal Pontifice creato cardinal, perch? si no Bologna non era con loro ma gli era contra: et vittuarie per comun non era portade in ditto campo, ma per private persone de ogni sorte. Et a Bologna ogni notte si facea la guarda al palazzo et piazza per li cittadini con il magnifico fiol dil magnifico Joanne protonotario, zerca persone 1500: et a la casa di ditto magnifico Joanne Bentivoi vi ? a custodia 500. Et in la terra fece venir tutte le so zente d'arme, et fanno la guarda a le mura la notte et a le porte.
Adi 14 el campo aragonese, nel qual zonse do zorni avanti 8 squadre dil sig. da Pexaro per nome di la Chiesia, et do squadre di Bajoni da Perosa, et si divulgava dovea venir nel ditto Francesco Secco barba dil Marchese di Mantoa, el qual havea stipendio con Fiorentini da poi che scampoe di Mantoa, et habitava a Pisa: et ancora aspettavano Piero de Medici con danari.
Adi 15 el campo regio se reduse a Legnaro, loco incolfato in una valle fra Dozza et Tussignano, distante da Imola do mia; loco fortissimo da s? medemo, per haver per scudo Imola, et havea vittuarie da Imola.
Lo duchesco si redusse a Santa Agata, terra dil Duca di Ferrara, et ivi si fortificoe con fossi, foraggi, sbarre alle strade verso Imola, con artegliarie: et a li repari per pi? custodia allozava le fanterie, e tutta la notte fece lavorar a li guastatori a lume di luna, pagati a uno carlin per uno al zorno. Adoncha li campi sono distanti mia 8; ma in questo ancora non era venuto danari, ma aspettavano.
Adi 16 zonse in ditto campo duchesco a Santa Agata la squadra di Fracasso, et fo fatte le spianate su la riva dil Po, a longo el Polesene di San Zorzi, da la banda verso Imola.
In questa mattina el conte de Caiazzo con uno squadron et balestrieri a cavallo si part? dil campo, et andoe verso el campo aragonese. Stette fora 4 hore, poi ritorn? et a mezzo dil ditto campo si levoe et andoe verso Po; et questo perch? dubitavano el campo aragonese non venisse ad allozar a Mordano, pur loco de Imola, mia do vicino al duchesco, et credevano esser a le mane.
Adi 17 el conte de Caiazzo condusse fuora dil suo campo 14 squadroni, con li elmetti in testa et lanze, in una pradaria vicina al campo, et messe sbarre do attorno li repari ben forniti de artegliarie, et stetteno cuss?. Si divulgoe Aragonesi era in arme, ma non seguite altro.
In questa mattina li saccomani ducheschi corse in su li confini di la Signoria al loco di Santerno sul territorio di Ravenna, et alcuni...... torse di strame. Ma inteso questo dal Podest?, scrisse al conte di Caiazzo, et adi 18 li mandoe do cittadini di primi con lettere credentiali in campo, lamentandosi di questo insulto.
El magnifico Joanne Bentivoi a Bologna et in Bolognese faceva preparatione di strami per la venuta di Franzesi.
In questo zorno fo inchiodato uno passavolante a li ducheschi.
Adi 22, essendo el zorno avanti el conte di Pitigliano, Duca di Urbin, sig. di Pesaro, Zuan Jacomo di Traulzi andati a veder a presso Lugo el Molinazo, per volerse redur con alcune squadre in sua compagnia, se avviono verso el campo duchesco; ma li ducheschi non si mosseno di la riva dil fiume, dove havevano fatto uno revellin alveado, per el qual possano, a voler, venir a trovar calavresi, et ivi poseno 10 passavolanti, s? che niun vi po appresentarsi, s? che conveneno ritornar.
Adi 23 li campi stetteno in arme, ma stanno a le difese.
Adi 25 el campo aragonese fece cavar certi fossi per tuor l'acqua al fiume, a presso dil qual era allozato el campo duchesco, acci? li fusse tolta la via di le vittuarie veniva per ditto fiume, et a hora ditto campo non pol haver vittuarie se non da Ferrara. Et questo campo aragonese stevano molto di malavoglia, zo? li principali, per causa dil perder di Hostia, dubitando el Papa non vogli le so 18 squadre.
Nel campo duchesco venne incognito et stravestito el sig. Antonio di Ordelaphi, fo de li signori de Forl?, per metter paura a madona di Forl?, acci? si voltasse da loro.
El campo regio o vero aragonese, levato per seguir questo, si affermoe in quelli medemi lozamenti, dove era partito el duchesco, a Santa Agata su la strada maistra, et eran distanti mia 4 in 5 uno di l'altro. Le strade di andar in li campi in questo tempo erano rotte, et da saccomani si faceva gran danni.
Adi 26 el campo duchesco, essendo st? do zorni in extremit? de viver, preso le spie et scolte de Aragonesi, fece comandamento secreto a homo d'arme per homo d'arme, che si dovesseno metter a li so ordeni per cavalcar a hore 7 di notte, el mercore venendo la zobia. Avviato prima li carriazi, cavalcono di trotto et non di campo et confusamente verso il fosso di Ziniul, et si allozoe di l? dil fosso preditto a longo Po, fino per mezzo arzere. Ma l'Aragonese, intendendo questo, gli detteno driedo con li cavalli lizieri, et a le coazze preseno alcuni cavalli che non potevano cuss? camminar, ma poco numero. Hanno mancamento ducheschi di strami per li cavalli, ma si ajutano con foje di salgaro, per esserne gran copia. Ma ditto campo regio si allozoe tra Lugo et Fusignano sul fiume dil molino, et havea abbondantia di vittuarie.
Et acci? el tutto se intenda, questo ? il modo si levoe el campo duchescho di Santa Agata con gran taciturnit?, non facendo motto alle scolte, acci? non fusse scoperte. Fo prima un bon squadron con una parte di la fantaria, poi li carriazi, poi le zente d'arme con li elmetti in testa et lanze su la cossa, poi le artegliarie con le soe carrette, driedo uno grosso squadron con el resto di la fantaria. Et una gran parte di balestrieri a cavallo andono per la strada, pass? uno ponte sul quale fo bisogno a passar cavallo per cavallo, et si lo Aragonese lo havesse de subito seguito, per la dimora dil passar, senza dubbio li haveriano rotti.
In questa sera, fo 26, zonse per Po 4 burchi di vittuarie et 4 squadre di Fracasso, et alcune lanze franzese, num. 600, et 4000 Sguizzari a pi?; et el zorno avanti zonse tre squadre di ditto Fracasso, et 200 fanti condutti per uno contestabile bolognese: s? che questo campo se ingrossava.
Adi 27 el campo aragonese havea deliberato levarsi questa mattina, et andar allozar a le caxe di Troti, ma non and?, et le zente dil Pontifice si dovea levar et tornar a Roma.
Adi 28 da mattina zonse a Ravenna el sig. Zuane di Pesaro, partito di campo dil duca di Calavria, andava a Pesaro chiamato dal Papa con la sua compagnia, la qual pur era rimasta in campo. Subito mont? a cavallo, et andoe senza altra dimora a Pesaro.
In questa mattina, el ditto campo si levoe, et and? a le caxe di Troti vicino al duchesco mia uno et mezzo.
Adi 19 el campo aragonese deliberoe con 50 squadre et cavalli lizieri et parte di le fantarie andar trovar li nemici fino al fosso di Ziniul, oltra dil qual erano allozati; et mai ditto campo duchesco si vuolse muover: per la qual cosa questi ritornono a li primi alozamenti, et aspettavano el fradelo dil marchese di Mantoa con 50 homeni d'arme, et alcune zente de Fiorentini.
Essendo el sig. Fracasso allozato in una villa in Bolognese, per venir in Annibal Bentivoi con do squadre de homeni d'arme et certi cavalli lezieri con alcuni fanti a p?, vi andoe per svalizarlo, et precluderli la via, ma non pot? far nulla. Et zonse in campo adi ultimo ditto con alcuni cavalli lizieri.
Adi 31 ditto, essendo zonto el sig. Fracasso in campo, et facendosi far certo riparo e taiata dinanzi al fosso di Ziniul verso il fiume per pi? fortezza, Fracasso disse: non v? star in questo seragio, et ho ditto al Re di Franza non v? obedir niun, salvo mio padre, duca di Ferrara. El conte di Caiazzo diceva nel suo campo: state contenti, che fino 8 zorni sentirete uno schioppo che 'l duca di Calavria convegnir? tornar indriedo.
Et cavalcando adi 30 Zuan Jacomo di Traulzi con do squadre, et zerca 40 fanti con el marchexe di Pescara per sopra veder, si scontr? in Zuan Filippo vice collateral a Ravenna, et li disse: son di vostri, et servitor de quella Illustrissima Signoria, a la qual mi raccomandarete; et li fece bona et perfetta compagnia.
Et V ultimo dil mexe di Settembrio preditto, el campo aragonese si lev? dil loco dove era, et se ridusse sul fiume di Santa Agata in li propri allozamenti dove allozava Franzesi, ch'? tra il fiume et Santa Agata.
Ma el Re havea con lui molti baroni di Napoli o vero dil Reame, parte di qual qui sar? notadi. Era el prencipe di Salerno z? andato a Zenoa, el marchese di Cotron, conte di Chiaramonte, conte di Celano fratel dil duca di Melfi, tre figlioli dil principe di Busignano etc., i quali erano molto alliegri, vedendo la cosa andar da dovero. Era ordinato per il Re di mandar a Zenoa per l'impresa marittima 600 lanze, capitano monsig. di Mompensier, questo ? cugnato dil marchese di Mantoa presente, et 3000 fanti tra Sguizzari et Guasconi; ma poi, consultato meglio, non mand?. Monsig. de Citen, era ambassador a la Signoria, nel principio che intese el Re esser di qua da monti, andato in collegio expose la venuta dil suo Roy, et come voleva tuor licenza per andarli incontra: et cuss? partite di Venetia, et zonse dal Re, al qual riferite el voler de Venetiani, et bona compagnia si haveano fatto, laudandoli summamente; ma ben diceva l'aiere non li comportava di star quivi.
El Re adi 13 Settembrio si ammal?; le porte dil suo palazzo era serrate et sbarrate le strade, perch? li venne uno subito et cattivissimo mal, con gran freve. Havea con s? molti medichi, tra i quali uno maistro Theodoro da Parma, al qual li prestava gran fede, et nel principio parse fusse ferza, ma poi si discoverse in verole, li qual li duroe zorni 14.
La duchessa di Bari havea ordin?, el zorno el Re si ammal?, di far una bellissima festa a trombe et piffari, con quelle donne era in sua compagnia, benissimo adornate: ma seguite tal egritudine, et non pot? far, et retorn? a Vegevene.
El duca de Ferrara vedendo non esser fatto quel cavedal di lui dal Re, che si credeva, n? potendo obtenir el baston d'esser capitano di l'impresa, deliber? ritornar a Ferrara; et volendo tuor licentia dal Re adi 22 Settembrio, non pot? ma la mand? a tuor per suo fiol don Ferrante, era con il Re; et cuss? ass? mal contento in questo zorno partite di Aste con il n.? di cavalli, zo? 100, perch? z? adi 13 havea rimandati a Ferrara altri 100 cavalli, era venuti in sua compagnia. Et ? da saper che Ferraresi comenzono a levar habiti franzesi, con cappelli in capo, et cuss? usono tal foza, et usa fino al presente.
In questo mezzo, adi 22 Settembrio, venne in Alexandria di la Paia Zuan Battista Redolphi orator fiorentino, per esser a parlamento con el sig. Ludovico in Anon. Et uno secretario dil sig. da Pesaro era l? dal sig. Ludovico, el qual voleva acordarsi con il Stato di Milano, si part?. Et questo perch? el suo sig. era accordato col Papa. Et ditto sig. Ludovico mandoe uno collateral in Parmesana a far 3000 fanti, per mandar nel suo campo.
Era con il Re in Aste don Alphonso de la Sylva, ambassador dil Re di Spagna; et adi 26 Settembrio zonse uno ambassador di lo episcopo di Vallese capitano de Sguizari; et adi 3 Ottubrio venne Jacobo de Andria ambassador dil marchese di Mantoa, pur per visitar el Re, et offerirli el Stato suo, et allegrarsi de la sua sanitade.
Ma il Re di Franza, essendo exortato dal sig. Constantin Arniti per nome di la marchesana di Monfer?, si volse degnar di venir fino a Casale, deliberoe di andarvi, et cuss? adi 7 Ottubrio part? di Aste et and? a Casal. Ma lasciamo quivi el Re, et a quello fece li campi de Romagna, et prima dil re Alphonso, le operationi sue.
Come ho scritto di sopra, li campi de Romagna, lo Aragonese che era alla fin di Settembrio pi? potente del Duchesco, era allozato sul fiume di Santa Agata sul Ferrarese, et il Duchesco al Fosso di Ziniul in su la riva di Po. Quello seguir? qui sotto sar? scritto in questi tempi.
In Cesena fo ritenuti tre per trattado, el qual fo discoverto nel campo franzese. Adi primo Ottubrio zonse da Modena per primo 200 fanti ben in ponto et l? aspettava de ingrossarsi. Ne l'aragonese si fortificava di bastioni et ripari, et forsi haveano abundantia de vittuarie, et brusoe li strami di Lugo et Fusignano, verso le case di Trotti, et ogni zorno facevano qualche scaramuzza fra fanti et balestrieri col campo nemico che li era molto vicino.
Et in questo zorno zonse nel campo franzese X squadre italiane, zo? el sig. Antonio Maria di Sanseverino, era stato a Zenoa con 5 squadre sue, et cinque dil sig. Galeazzo suo fradello.
Adi 6 Ducheschi o vero Franzesi feceno, et fue compito, uno revellin attorno la hostaria dil Foss? di Ziniul, per metter li fanti a custodia di quello passo.
In questo zorno zonse a Cesena Mariano et Paulo Savelli, zo? padre et fio, con 8 squadre per andar nel campo regio, et in Porto Cesenatico zonse uno navilio cargo di orzi et formenti, venuto di Reame per subsidio dil campo.
Adi 9 el conte di Caiazzo, Fracasso con molti cavalli andono a San Paulino, loco di Bagnacavallo sul fiume di Cothignola, et questo fo per sopraveder il loco; et zonse adi X nel suo campo 700 Sguizari fra balestrieri et lanzaruoli, et 400 provisionadi di Parmesana, et 12 burchi de artegliarie. Madona di Urbin, zo? la duchessa et el sig. Ottavian so barba, fece 3000 fanti dil paese, per obstar a Camillo Vitello et Paulo suo fratello, non andasseno contra el Re di Franza: i quali venivano con X squadre, comput? do de balestrieri, et fanti 1500. Et questa nova si have per lettere dil Vicario dil conte Carlo di Pian de Meledo.
Adi X ditto fo preso uno secretario dil sig. Ludovico venia da Forl?, et menato nel campo dil duca de Calavria, confessoe Madona esser in stretta pratica di accordarse con il Stato de Milano et il Re di Franza.
Adi 13 el conte di Caiazzo, havendo opinione di levarsi dove era col campo, mand? il bando tutti dovesseno levarsi; ma monsig. di Preran capitano de Franzesi non volse, dicendo volea aspettar zente fresche, le qual di breve sariano l?. Et la note avanti a hore 7, cavalli 150 lezieri, et 150 fanti pur franzesi et italiani mescolati, veneno al loco di Santa Agata; et inteso questo per spie el duca di Calavria, che ancora questi non credeva dovesseno saper nulla, et mand? per el doppio de cavalli et fanti, et quelli assaltono ne li allozamenti, et preseno tutti li cavalli et fanti, et brus? li allozamenti. Ne fo morti et feriti ass?, et parte fono spogliati et lassati andar secondo il costume dil guerrizar italiano, altri menati in campo presoni.
Adi 16 el campo franzese si lev? da Foss? di Ziniul, et venne a Santa Agata in quelli aizzamenti, i quali fono refatti: et aspettavano el marchese di Salucio con squadre 20; et le artegliarie adi 17 fono cargate su carrette de do ruode l'una, et con ass? cavalli l? a Santa Agata tirade, et lass? custodia al bastion dil Foss? di Ziniul.
Adi 19 el campo aragonese era sotto Faenza, mal conditionato per li fangi, aque et freddi, con poca vittuaria et manco strami. A Faenza el formento valea bolognini 50 la corba, ch'? uno staro, come ho scritto.
El campo franzese fece uno assalto a Mordano, loco ymolese ma non lo poteno ottenir; pigli? alcuni cittadini et bestiami, et quelli condusseno in campo: ma dal conte di Caiazzo fono relassati liberamente, et pur li erano a torno ditto loco de Mordan. Ma li cittadini tolseno termene per tutto doman a rendersi, non li venendo soccorso: et subito spazoe a Madona a Forl?.
Adi ditto volendo pur al tutto Franzesi haver qualche luogo per lozamento, venendo l'inverno, voleva pur questo Mordano et Bubano, ch'? lochi sotto Ymola. Et in questo zorno el conte di Caiazzo venne a parlamento con li homeni de ditti lochi, per veder si dovesseno render al Re di Franza, el qual prosperava felicemente. Ma li risposeno, volevano star a l'ubidientia de Madona da Forl? soa signora. Ma poi partito, fo brus? li strami era di fuora di la terra di Mordano, acci? non si venisseno a comprarli, et franzesi pur vi andoe et comenz? a bombardar.
Adi 21 havendo mandato el duca di Calavria a dimandar trieva per 6 zorni al conte di Caiazo, et non l'habendo habuto, si lev? dove era, et and? pi? vicino a la montagna fra Faenza, et ivi si fortificoe.
Accadette che per discordia et Taliani et Franzesi, come scrissi di sopra, fo brusato la terra di Mordano, con bona parte di la robba: et fu tanta furia, che sul ponte per il cargo di le persone vi era, si venne a romper, et alquanti ne le fosse si annegoe.
Adi 22 al magnifico Johanne Bentivoi per el Pontifice fo mandato el capello per el fiol, et Fiorentini li deva el baston di lhoro capitano si volevano esser con re Alphonso et loro; ma non volse accettar.
Adi 24 el campo aragonese era sotto Faenza mal contento, et principi? a mandar li carriazi verso Cesena, et el campo poi dovea andar a redursi verso Bertonoro et Cesena, lochi dil Papa. Et si divulgava el re Alphonso in persona dovea venir in qua; et questo fevano per inanimar quelli dil suo campo, che stavano con gran paura. Et poi ditto campo el zorno driedo, fo di Sabado venendo la Domenega, a hore 7 di notte con pioza et gran scurit?, si lev? di Faenza, et and? ad alozar a Castrocaro de Fiorentini sopra Forl?, distante mia 5 dove era, n? se intendeva qual via volesse pigliar di ritornar in Reame, non potendo resister a Franzesi, o per Toscana o vero per la Marca.
Et adi 24 uno m.? Luca da Napoli bombardier scamp? di ditto campo, et venne a Ravenna, el qual venia chiamato maistro di pavioni. Et il duca di Calavria li mand? drieto a pregarlo ritornasse, et no volse.
Et adi ditto, a hore 22 a Ymola fo proclamado, presente ditta Madona, ambassadori dil re di Franza et dil duca de Milan, o ver sig. Ludovico, che ditta Madona et el sig. Ottaviano so fiol erano fatti amici dil Re di Franza et sig. Ludovico, a danno et distruzion de li loro inimici. Et in questo medemo zorno fo ass? bombardato in campo per allegrezza. La causa fu perch? el sig. Ludovico si havea fatto duca. Et ? da judicar mandasse a notificar la morte dil cugnato et sua creatione. Quello poi seguite, et come piaque a Maximiliano et la moglie, di sotto ordinate sar? scritto. Et ancora per gratuirse el populo lev? el quintello, zo? una certa angaria che lui havea imposto prima al populo, per el qual levar par alcuni cridasse: Duca! Duca! viva el duca Ludovico! Et questo fo in chiesa, quando dal Arciepiscopo ricevete le insegne ducal. Et oltra di questo deput? 6 zentilhomeni di primi di Milano, do sopra le biave et vittuarie, do sopra li criminali, et do sopra le cazze, per causa de li porchi cingiali dannizava il paese. El qual fece certi editti, uno de li qual, per esser sta butato in stampa a Milano, qui sar? scritto.
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